Benvenuti nel LABORATORIO italiano
del Counseling Psicologico
Direttore Scientifico: Prof.
Felice Perussia
(Università degli Studi
di Torino)
PERCHE'
OCCUPARSI DI COUNSELING?
L'inesprimibile fascino
della psicologia
Per chi già nutre una profonda
passione per lo studio della condizione umana, e per la possibilità
di contribuire a migliorarla, questa pagina potrà forse
apparire superflua.
Lo stesso vale per chi desidera migliorarsi,
approfondendo il confronto con il proprio mondo interno e con
quello degli altri.
Specie nella prospettiva di realizzare,
seguendo un percorso di Formazione Personale, una migliore qualità
di vita per se stessi ovvero di apprendere a realizzarla professionalmente
negli altri.
Per questa tipologia di persone (cui peraltro
apparteniamo in molti, almeno nel Laboratorio) potrà
infatti riuscire un po' inutile evocare dei motivi di interesse
per la psicologia, dato che la cosa è piuttosto evidente
di per sè.
Tuttavia: riesce pur sempre utile ricordare
qualche aspetto cui non si fa mai abbastanza caso.
Per sapere qualche cosa di più
sul Counseling potete visitare il sito: www.therapeia.org
Intervenire
Il primo motivo di fascino che il Counseling
Psicologico presenta è il fatto di poter intervenire sugli
altri, aiutandoli (e aiutando se stessi).
Fare Counseling significa, in poche parole
(magari un po' ingenue, ma non per questo meno vere): occuparsi
del miglioramento di altre persone, sviluppando anche una migliore
comprensione di se stessi.
Anche perchè: gli altri siamo noi
e noi siamo gli altri.
Anche la psicologia teorica (sul genere
di quella che si studia in Università) è affascinante
e profonda, ma si riferisce a ragionamenti, a interpretazioni,
a elaborazioni razionali.
Le teorie sono fondamentali per acquistare
lucidità nelle nostre riflessioni sulla condizione umana.
Ma non ci aiutano gran che a gestire concretamente
le nostre emozioni, i nostri conflitti interni, la nostra creatività.
Nè ci aiutano gran che nel contribuire
allo sviluppo delle emozioni, dei conflitti interni e della creatività
altrui.
Naturalmente: può esserci un certo
gusto nel ridurre gli altri alla propria interpretazione, ovvero
nell'attribuirgli le diverse chiavi di lettura che ciascuno di
noi o un qualche teorico (secondo la propria elaborazione personale)
applica di volta in volta loro sulla base di un quadro concettuale
sottile ma astratto.
Tuttavia: benchè sia interessante
farsi un quadro ipotetico di quello che succede (in teoria),
è molto più stimolante ottenere dei risultati concreti
(nella pratica) e migliorare davvero (nella realtà), lasciando
che sia il soggetto stesso a trovare la propria strada e il proprio
modo di leggerla.
Per sapere qualche cosa di più
sul Counseling potete visitare il sito: www.therapeia.org
Conoscere per cambiare
Chi abbia letto un libro di psicologia
(più ancora: se ne ha studiati molti e magari ha approfondito
questa meravigliosa disciplina in Università), è
certo rimasto colpito da molte di quelle brillanti spiegazioni
(molte delle quali assai convincenti, anche quando sono in contrasto
tra loro), e magari ha avuto anche la sensazione di capire meglio
la vita e di poterla "controllare" meglio.
Tuttavia: se ha tentato di concretizzare
tutte queste (belle e varie) teorie, si è reso subito
conto di non riuscirci.
In teoria: è tutto chiaro.
In pratica: l'unico convinto è
quello che lo dice.
E, anche per lui, la convinzione è,
in genere, solo razionale (ovvero: non convince le sue emozioni
e i suoi conflitti profondi).
Mentre: quando ci si trova effettivamente
di fronte a una persona che chiede aiuto, o vorrebbe una mano
che lo aiutasse a formarsi, può anche capitare di non
sapere nemmeno da che parte cominciare (benchè, nei libri
di psicologia che abbiamo letto, tutto sembrasse piuttosto chiaro
e scorrevole).
In altre parole: è certo interessante
immaginare che un attacco di panico sia una elaborazione interna
delle ansie di castrazione.
Ma questa (pure brillante) teoria non
aiuta gran che a superarlo.
Potete fornire, a chi teme di salire in
ascensore (come anche a voi stessi, se lo temete), una elegante
dimostrazione del fatto che si tratta di un'ansia fantasmatica
e così via.
Ma non per questo riuscirete facilmente
a farcelo salire (o a salirci voi stessi).
Mentre sorge il dubbio che sia meglio
confrontarsi concretamente e immediatamente con il problema,
invece che ragionarci lungamente sopra (almeno dal punto di vista
del risultato da raggiungere).
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Occuparsi delle persone non
significa curare malati di mente
Perchè si possa agire nella logica
moderna della psicoterapia, occorre considerare l'altro come
un malato di mente (da guarire), cui noi possiamo fornire degli
strumenti di guarigione (le diverse teorie), applicandole, in
qualche modo, al suo cervello.
Visto che non si può guarire chi
non è malato, mentre i farmaci (se contengono davvero
qualche principio attivo) fanno male quando vengono somministrati
ai sani.
E questi farmaci, al Counseling, non interessano
molto.
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Occuparsi degli altri significa
occuparsi di se stessi (e viceversa)
Oppure ci si può curare di una
persona, sana o malata che la si voglia chiamare (benchè:
secondo quale criterio? Mentre: lo si vuole davvero?), percorrendo
insieme una strada che permetta di ricercare le proprie ragioni
e le proprie emozioni, ovvero di svilupparle al di là
dei conflitti che possono avere suscitato.
E infatti l'atteggiamento di fondo del
Counseling è appunto questo: che le persone sono persone.
E ciascuno, in quanto persona, ha i propri
punti di vista, che spesso hanno bisogno di essere chiariti e
fatti crescere (secondo il suo proprio metro e non secondo il
mio, il vostro o quello di chiunque altro, a parte la persona
stessa).
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